Primo progetto classificato:
Arch. Italo Rota capogruppo
Arch. Alessandro Baldassari
Francesca Grassi – consulente
Il parere della commissione:
La proposta del gruppo non solo ha risposto ai requisiti del bando ma è stata
chiaramente rappresentata attraverso una grafica equilibrata ed argomentazioni bene
esposte, ponendosi, sin dalla prima selezione, come una delle proposte maggiormente
qualificate tra quelle presentate dai vari concorrenti.
Particolare è l’attenzione posta nei confronti del tema del parcheggio interrato che
viene localizzato in prossimità del centro ma nell’area sottostante a giardino di
Piazza della Vittoria, mantenendo perciò le opere interrate all’interno del profilo
morfologico del rilievo.
E’ stata inoltre apprezzata l’intenzione di restituire una continuità riconoscibile al
sistema costituito da Piazza della Vittoria, Via II Giugno e Piazza Marconi,
continuità allusa dalla tessitura delle pavimentazioni e dai sistemi di arredo proposti:
interessante è stata valutata la soluzione individuata per lo spazio retrostante il
Palazzo Comunale che viene interpretato quale “foyer all’aperto del teatro” comunale,
spazio comunicativo e mediale.
Qualità e dettaglio hanno infine caratterizzato l’idea degli arredi urbani che
strutturano fortemente l’immagine complessiva dell’intervento.




Estratto relazione di Progetto
I PARCHEGGI
“….solo per il parcheggio piu’ prossimo al centro si puo’ proporre una sistemazione che tenga conto delle particolarita’ dei luoghi e, con la propria presenza, non danneggi irrimediabilmente l’affaccio privilegiato di Santa Maria a monte.
La localizzazione interrata, sotto la piazza, appare allora la scelta piu’ naturale e rispettosa, verificata anche dalla cartografia storica che segnala la piazza come costituita da terreno di riporto.
L’intervento, oltre a risolvere i problemi della sosta, costituirà un consolidamento per le aree circostanti la piazza e per lo stesso muro di contenimento esistente.
Dobbiamo imparare a convivere con le auto e certo convivere non significa arrendersi a vedere tutti gli spazi della citta’ occupati dalle auto in sosta. A volte e’ sufficiente regolamentare le ore di accesso alle aree del centro piu’ pregiate.
Si tratta comunque e sempre di scelte strategiche che, piu’ che con l’architettura o l’urbanistica hanno a che fare con l’amore che gli abitanti hanno per la loro citta’ ed i sacrifici che, in nome di questo amore, sono disposti a compiere.
Attrezzare, qualificare e rendere godibile e ricco di sorprese il centro aiuta a far crescere questo amore, anche attraverso la riscoperta di aree che consideravamo perdute o recuperando parti importanti delle proprie tradizioni, come i mercati all’aperto o le feste in cui le composizioni di ceste di fiori possono diventare fonte di ispirazione ed i percorsi delle auto e quelli delle persone possono intrecciarsi senza farsi male.”